Il Salame Sardo: un salume unico
La particolarità del Salame Sardo sta non soltanto nella tipica insaccatura in budello a forma di ferro di cavallo, ma anche nella
macinatura a grana grossa, effettuata come da tradizione
a punta di coltello.
Non solo: questo salame, considerato il
salume sardo per antonomasia, gode di sapori tradizionali e peculiari, come il sale marino, il pepe, l’aglio fresco tritato e altri aromi naturali dal cui perfetto equilibrio il Salame Sardo trae la sua straordinaria bontà.
La
stagionatura oltre i 30 giorni completa il lavoro che il confezionamento sottovuoto porta a casa tua come appena fatto.
Sardegna e Salame: un rapporto d’amore.
Il Salame Sardo,
sartizzu nel dialetto locale, è davvero il simbolo della Sardegna e non c’è zona dell’isola dove non venga prodotto secondo antichissimi dettami.
Già in epoca romana, per provvedere alla richiesta di carne suina proveniente dalla capitale dell’Impero, il popolo sardo
incrementò l’allevamento di maiali e si diede con solerzia e ingegno alla
produzione di salumi di cui il Salame Sardo è il più famoso.
Tra le attestazioni storiche quella di
Marco Terenzio Varrone, vissuto all’epoca di Cristo, che ha lasciato indicazioni giunte fino a noi sul gusto della salsiccia di carne di maiala condita e insaccata nel budello o farcita con bacche di mirto: praticamente il Salame Sardo di duemila anni fa.
Consigli del Salumiere Fiorucci
Malloreddus con ragù di Salame Sardo, passata di pomodoro e una generosa grattugiata di
pecorino a cottura ultimata è un piacere adatto sempre, per un pasto in famiglia come per un’occasione speciale.
Una versione particolare di questo piatto prevede l’aggiunta al sugo di
una bustina di zafferano capace di conferire una nota elegante e colorita a un piatto dal sapore rustico e succulento.