Il Prosecco Superiore: freschezza lunga secoli
Lo conoscevano già gli antichi romani. O, meglio, nella grande capitale dell’Impero erano già apprezzatissime le
sensazioni di profumo (mimosa, mela, pera Kaiser) e di
gusto delle uve Glera, acini autoctoni del Nord Est italiano, ma ancora il
processo di spumantizzazione che avrebbe portato nel 2009 il Prosecco Superiore di Valdobiaddene a ottenere la DOCG era inimmaginabile.
È toccato agli enologi del Valdobiaddene e delle colline attorno a Conegliano il compito di perfezionare il
metodo Martinotti, classico metodo di spumantizzazione italiano con rifermentazione a pressione costante del vino in autoclave, e intrappolare così in bottiglia un
perlage fine e persistente di bollicine che rende, oggi, il Prosecco Superiore DOCG una vera gioia per il palato.
In bocca, infatti, i profumi
si esaltano nell’effervescenza che chiude con equilibrio e sapidità un cerchio del gusto a cui è impossibile resistere.
Consigli del Salumiere Fiorucci
Per pranzo e per cena, per un aperitivo fra amici o per un calice serale in compagnia: il Prosecco Valdobiaddene Superiore DOCG è il vino versatile per eccellenza, ideale per ogni momento della giornata,
purché ci sia festa.
Se stai immaginando di invitare qualcuno per un gioioso pre-dinner non dimenticarti di mettere in tavola dei bei
formaggi cremosi, di mucca o di capra, ideali in abbinamento al Prosecco Superiore DOCG.
Se la stagione è quella giusta prova il Valdobiaddene DOCG insieme a un altro grande tesoro gastronomica della provincia trevigiana,
il radicchio, al forno, con la pancetta o a insaporire un buon risotto.
Torte salate, ostriche, salumi: davvero il Prosecco Valdobiaddene Superiore DOCG è perfetto per una lunga serie di piatti, semplici e più elaborati, perfetti per i tuoi momenti di relax.